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 HAI MESSO
SULLA MIA BOCCA
UN CANTO NUOVO

Pregare i Salmi con Israele, con Gesù ,
con il nostro tempo.

6

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE NECESSARIO

 Per quanto possano essere alti i pensieri della mente e spirituali le virtù, l'uomo ha bisogno di una infra-struttura materiale (acqua, aria, pane...). Questa infra-struttura è così importante che  Gesù ha legato la salvezza o la perdizione al fatto di averla o no accolta in modo giusto e fraterno (Matteo 25, 31-46). La necessità del pane è individuale; tuttavia il suo appagamento non può essere individuale, ma comunitario: nostro. Il pane ci convoca per una conversione collettiva. S. Basilio Magno già nel 300 d.C. affermava : " All'affamato spetta il pane che si spreca nella tua casa; allo scalzo spettano le scarpe che ammuffiscono sotto il tuo letto. Al nudo spettano i vestiti che sono nel tuo baule; al povero spetta il denaro che si svaluta nelle tue casseforti".

 Quotidiano=necessario (Epiousion ). Il termine greco ha sollevato una ridda di interpretazioni e di traduzioni:

v      pane per ogni giorno (Leggere Esodo 16,4-19);

v      pane necessario per vivere oggi (forse era una preghiera che i seguaci di Gesù recitavano al mattino prima di partire per l'avventura esposta della missione)

v      pane del giorno che viene (pane  futuro dell'escatologia:" Beato chi mangerà il pane nel Regno di Dio" Lc.14,15).

v      Matteo (6,11) scrive il verbo “dare” al tempo aoristo (dòs) che esprime un pressante appello: «Dacci immediatamente»= «oggi». In Luca (11,3) la stessa parola si trova nella forma greca del presente (didou) che significa «continua a darci» a cui fa seguito non la parola «oggi», ma «ogni giorno il pane quotidiano». 

Quando si dice "pane" non si pensa solo al cibo, ma ad ogni cosa di cui abbiamo necessità per vivere bene o sopravvivere, per esempio l'amicizia, la resistenza contro le difficoltà, la serenità interiore, la fede, il pane della Parola, l’Eucaristia... Nelle tentazioni (Mt 4,4) Gesù ricorderà una parola della Bibbia: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo,ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

Il Signore  ha insegnato a non affannarci per i domani (Matteo 6) come già il Libro dei Proverbi aveva insegnato a chiedere: “Non darmi nè povertà nè ricchezza; fammi avere il cibo necessario" (Prov.30,8).

Il Signore ci ha detto "Io sono il Pane di vita " (tutto il cap 6 di Giovanni); e “prese il pane…e disse:Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto…”

 

Salmo 146 (145) 

Loda il Signore, anima mia:

2 loderò il Signore finché ho vita,

canterò inni al mio Dio finché esisto

E’ l’Introduzione, aperta con un ritornello “Loda il Signore anima mia”. Il motivo della lode lo troviamo in fondo al salmo “ Il Signore regna per sempre”.

3 Non confidate nei potenti,

in un uomo che non può salvare.

4 Esala lo spirito e ritorna alla terra:

in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

 

5 Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio

Il salmo parte con una esortazione “Non confidate”. Non fidatevi degli uomini che sembrano potenti, ma sono solo fiato che muore.

 

 

In contrasto appare l’uomo rassicurato dalla stabilità del Signore: beato lui che si fida della fedeltà, stabilità, solidità di Dio ( cioè chi gli dice Hamèn-Amen)

Inizia poi il corpo del salmo costituito da una litania di 12  Nomi di Dio con i relativi soggetti a cui giunge la Sua azione. E’ un bellissimo ritratto di Dio.

1. Creatore

 

Cielo-terra-abissi e quanto li abita

2. Custode (fedele) (somer)

 

Sottinteso: Alleanza

3. facente

giustizia

agli oppressi

4. datore

pane

affamati

5. liberatore

 

prigionieri

6. aprente

occhi

Ciechi

7. rialzante

 

caduti

8. amante

 

giusti

9. custode (somer)

 

forestieri

10.sostiene

 

Orfano e vedova

11. sconvolge

 

Empi

12. Regna per sempre

 

 

 E’ un Canto messianico come Isaia 61,1-2: “Lo Spirito del Signore è su di me, perché mi ha consacrato con l’unzione, mi ha mandato a portare il lieto messaggio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri” come poi dirà Gesù attribuendo a sé questa profezia nella Sinagoga di Nazaret (Luca 4, 14-30).

 Cosa vuol sentirsi dire il Signore quando ha ispirato questo Salmo?:

  1. che i sintomi del suo passaggio possiamo riconoscerli. Quando Giovanni Battezzatore dal carcere manda i suoi discepoli a chiedere a Gesù: “Sei tu il Messia o dobbiamo aspettarne un altro?” Gesù risponde: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:  I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me». (Matteo 11).

  2. Che il pane “frutto della terra e del nostro lavoro” è anche DONO; non ne siamo “totalmente” proprietari. La preghiera al pasto è un modo di riconoscere questo.

  3. Che la “provvidenza” di Dio, non ci esime dal condividere. Le risorse della terra sono donate da Dio per tutti. Non manca il pane; manca la condivisione. Non si può cantare questo salmo lasciando che faccia tutto il Signore. La Chiesa, pregando con questa invocazione, accetta di diventare comunità messianica. Durante la moltiplicazione dei pani tre evangelisti (Marco, Matteo e Luca) dicono che Gesù – dopo aver moltiplicato cinque pani – chiede ai discepoli: “Date voi stessi da mangiare alla folla” (Matteo 14,16).

  4. Che quando chiediamo “Dacci oggi il pane che ci basta per OGGI” intendiamo non affannarci: Ricordiamo l’incontro di Gesù con Marta e Maria: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». (Luca 10).

  5. Che ciò che si condivide lo si moltiplica, ciò che si accumula è a rischio di corruzione, come per quelli israeliti nel deserto che raccoglievano la manna anche per il giorno dopo, trascurando il comando di raccoglierne solo per quel giorno e non fidandosi che per il giorno dopo ce ne sarebbe stata ancora per tutti.

  6. Che il PANE non è solo quello fatto di farina, ma è anche giustizia, liberazione, stima per gli onesti, accoglienza, solidarietà con i meno abbienti e senza protezione sociale. Dentro la parola PANE c’è ben altro!

 Molto simile a questo Salmo è il Salmo 145 (144)