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DUE BLOCCHI DI
GHIACCIO
(Bruno Ferrero, A VOLTE BASTA UN RAGGIO DI SOLE, Elledici, Leumann)
C'erano una volta due blocchi di
ghiaccio.
Si erano formati durante il lungo inverno, all'interno di una grotta di
tronchi, rocce e sterpaglie in mezzo ad un bosco sulle pendici di un monte.
Si fronteggiavano con ostentata reciproca indifferenza. I loro rapporti
erano di una certa freddezza. Qualche «buongiorno», qualche «buonasera».
Niente di più. Non riuscivano cioè a «rompere il ghiaccio». Ognuno pensava
dell'altro: «Potrebbe anche venirmi incontro». Ma i blocchi di ghiaccio, da
soli, non possono né andare né venire. Non succedeva niente e ogni blocco di
ghiaccio si chiudeva ancor di più in se stesso.
Nella grotta viveva un tasso. Che un giorno sbottò: «Peccato che ve ne
dobbiate stare qui. È una magnifica giornata di sole!».
I due blocchi di ghiaccio scricchiolarono penosamente. Fin da piccoli
avevano appreso che il sole era il grande pericolo. Sorprendentemente quella
volta, uno dei due blocchi di ghiaccio chiese: «Com'è il sole?».
«È meraviglioso ... È la vita» rispose imbarazzato il tasso.
«Puoi aprirci un buco nel tetto della tana ... Vorrei vedere il sole ... »
disse l'altro.
Il tasso non se lo fece ripetere. Aprì uno squarcio nell'intrico delle
radici e la luce calda e dolce del sole entrò come un fiotto dorato.
Dopo qualche mese, un mezzodì, mentre il sole intiepidiva l'aria, uno dei
blocchi si accorse che poteva fondere un po' e liquefarsi diventando un
limpido rivolo d'acqua. Si sentiva diverso, non era più lo stesso blocco di
ghiaccio di prima. Anche l'altro fece la stessa meravigliosa scoperta.
Giorno dopo giorno, dai blocchi di ghiaccio sgorgarono due ruscelli d'acqua
che scorrevano all'imboccatura della grotta e, dopo poco, si fondevano
insieme formando un laghetto cristallino, che rifletteva il colore del
cielo.
I due blocchi di ghiaccio sentivano ancora la loro freddezza, ma anche la
loro fragilità e la loro solitudine, la preoccupazione e l'insicurezza
comuni. Scoprirono di essere fatti allo stesso modo e di aver bisogno in
realtà l'uno dell'altro.
Arrivarono due cardellini e un'allodola e si dissetarono. Gli insetti
vennero a ronzare intorno al laghetto, uno scoiattolo dalla lunga coda
morbida ci fece il bagno.
E in tutta questa felicità si rispecchiavano i due blocchi di ghiaccio che
ora avevano trovato un cuore. |