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La
sentinella
(El centinela. www.cipecar.org)
C’era una volta un piccolo antico
villaggio, guardato a vista da un castello ancora più antico. Erano situati
sul confine di un paese lontano, accanto a un grande deserto. Sia il
villaggio che il castello erano molto annoiati, perché raramente qualcuno
passava nei paraggi. Talvolta si fermavano a pernottare strane carovane o
escursionisti solitari, ma appena avevano mangiato e riposato, se ne
andavano, lasciando gli abitanti del villaggio e il castello nella loro noia
quotidiana.
E così fino a quando un giorno giunse un messaggio del re della nazione che
informava di aver saputo ufficialmente che Dio stesso sarebbe arrivato in
visita, anche se non si sapeva bene quale città o villaggio avrebbe
visitato. Ma era probabile o almeno possibile, che avrebbe potuto
attraversare il piccolo villaggio. Pertanto, in quel caso, il villaggio e il
castello avrebbero dovuto essere pronti a riceverlo come Dio meritava.
La notizia entusiasmò le autorità, che ordinarono di riparare le strade,
pulire le facciate, costruire archi di trionfo, riempire di drappeggi i
balconi. E soprattutto, nominarono come sentinella il più nobile residente
del villaggio con l’obbligo di andare a vivere sulla torre più alta del
castello e da lì costantemente scrutare l'orizzonte, per dare la notizia
dell'arrivo di Dio il più presto possibile.
La sentinella accolse l’incarico con orgoglio: mai nella sua vita aveva
fatto qualcosa di così importante. E si dispose a rimanere sulla torre con
gli occhi spalancati.
"Come sarà Dio?" si chiedeva.
"Come arriverà? Magari con un grande esercito? Forse con carri maestosi?".
In questo caso, si disse, sarà facile accorgersi anche da lontano che sta
per arrivare.
Nelle 24 ore del giorno e della notte non riusciva a pensare ad altro e
restava in piedi con gli occhi aperti.
Ma dopo alcuni giorni e notti, il sonno aveva incominciato a pesare e pensò
che non sarebbe successo nulla di grave se avesse dato qualche capocciata;
d’altra parte la venuta di Dio sarebbe stata preceduta da suoni di trombe,
che, in ogni caso, l’avrebbero risvegliato.
Ma passarono non solo giorni, ma anche settimane, e la gente del piccolo
villaggio tornò alla vita quotidiana e si dimenticò presto della venuta di
Dio. E anche la sentinella dormiva tranquillo per intere notti e incominciò
a pensare ad altro, perché non era più in grado di concentrarsi solo su
quelle speranze.
E passarono non solo settimane, ma mesi e anni e in paese nessuno ricordava
più l’ annuncio. Quando venne un anno di carestia, la popolazione migrò
verso terre più prospere. E la sentinella rimase sola, ancora in piedi sulla
torre, in attesa, anche se con una speranza molto debole. E passavano
eserciti e carovane che, per un momento, riaccendevano i suoi sogni, ma non
era l'esercito o la carovana del Dio annunciato.
E la sentinella cominciò a pensare:
" Per che cosa dovrebbe venire Dio? Se il villaggio non aveva
alcun interesse prima, ora, vuoto, meno ancora. E poi, perché avrebbe dovuto
fermarsi proprio in questo castello così insignificante ? ".
Ma, siccome gli avevano dato un ordine e il comando gli aveva suscitato
speranze, la sua decisione di rimanere era più forte dei suoi dubbi.
Finché un giorno si rese conto che, con il passare dei giorni e degli anni,
era diventato vecchio e le sue gambe si rifiutavano di salire le scale della
torre. Sentiva che i suoi occhi si chiudevano, e che la morte si stava
avvicinando. E lui non riuscì a frenare un grido: "Ho passato tutta la
vita in attesa di una visita di Dio e morirò senza vederlo".
Ma proprio in quel momento, sentì una voce dolce dietro di lui. Una voce che
diceva: "Ma non mi conosci?".
Allora la sentinella, benchè non vedesse nessuno, esplose di gioia e disse:
"Oh, ci sei, perché mi hai fatto aspettare così a lungo? E da dove vieni?
Non ti ho visto!".
E, ancora più dolcemente, la voce rispose: "Io sono sempre stato
intorno a te, accanto a te, anzi, dentro di te Hai avuto bisogno di molti
anni per accorgertene. Ma ora lo sai. Questo è il mio segreto: io sono
sempre con chi attende e solo chi mi attende mi può vedere".
E allora l'anima della sentinella si riempì di gioia. E, vecchio e quasi
morto come era, aprì gli occhi e si fermò a fissare con amore l'orizzonte.
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