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LO SPORT E' SANO E FA BENE, MA.... Non voglio tirare conclusioni affrettate. Ma i due eventi di cronaca drammatica - che riporto sotto - non mi lasciano indifferente. Lo sport a cui molti genitori indirizzano i loro figli, forse anche nella speranza di emulare i grandi, ha le sue crepe. Temo che crescano dei robot di prestazioni, delle macchine da guerra per soldi e successo. Senz'anima. Sono preoccupato. Mancano forse motivazioni forti per la vita? Manca forse un agonismo interiore, forte come quello sportivo? Ci sarà un vuoto pneumatico (di "Spirito")? Si rassodano i muscoli mentre si sta indebolendo la resistenza al fallimento, alla conflittualità? Verso dove "educhiamo" i nostri ragazzi e giovani? Di cosa li nutriamo? Una rondine non fa primavera e due suicidi di atleti di successo non glaciano un continente di giovani sani che crescono sani anche con l'agonismo e la disciplina sportiva. Ma restino lecite le domande, i "perchè" e la preoccupazione, insieme con la compassione. Ed ecco le storie, con la pietà e il rispetto dovuto ai loro drammi interiori. 28
maggio 2012.
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giugno 2012 ''Non riesco più a vivere'', il senso in un foglietto trovato in hotel dagli agenti della Polfer. Che la scorsa notte, poco prima dell'una, sono arrivati in stazione. Il 118 non ha potuto far nulla. |