Per una chiesa in uscita
Giorgio La Pira

Bisogna lasciare – pur restandovi attaccato col fondo dell’anima – l’orto chiuso dell’orazione; bisogna scendere in campo; affinare i propri strumenti di lavoro: riflessione, cultura, parola, lavoro, ecc., altrettanti aratri per arare il campo della nuova fatica, altrettante armi per combattere la nostra battaglia di trasformazione e di amore. Trasfor­mare le strutture errate della città umana; riparare la casa dell’uomo che rovina! Ecco la missione che Dio ci affida! Tu mi dirai: ma è proprio questo il nostro compito? Non potremmo puntare più a fondo sull’orazione? È proprio necessario occuparci di tutto questo vasto complesso di problemi che distraggono l’anima dall’unico necessario? La risposta è precisa: l’orazione non basta; non basta la vita interiore; bisogna che questa vita si costruisca dei ca­nali esterni destinati a farla circolare nella città dell’uomo. Bisogna trasformarla, la società!

Giorgio La Pira in “ La nostra vocazione sociale”, Ave, Roma 2004, pag 43