Racconto. IL GRILLO E LA MONETA

IL GRILLO E LA MONETA
(Bollettino salesiano. Giugno 2019)
Un saggio indiano aveva un caro amico che abitava a Mi­lano. Si erano conosciuti in India, dove l’italiano era an­dato con la famiglia per fare un viaggio turistico. L’india­no aveva fatto da guida agli italiani, portandoli a esplorare gli angoli più caratteristici della sua patria. Riconoscente, l’amico milanese aveva invitato l’indiano a casa sua. Voleva ricambiare il favore e fargli conoscere la sua città. L’indiano cedette all’insistenza dell’amico italiano e un bel giorno sbarcò da un aereo alla Malpensa.
Il giorno dopo, il milanese e l’india­no passeggiavano per il centro della città. A un tratto, in piazza San Babila, l’indiano si fermò e disse: «Senti anche tu quel che sento io?».
Il milanese, un po’ sconcertato, tese le orecchie più che poteva ma ammise di non sentire nient’altro che il gran rumore del traffico cittadino.
«Lì vicino c’è un grillo che canta», continuò, sicuro di sé, l’indiano.
«Ti sbagli», replicò il milanese. «io sento solo il chiasso della città. E poi, figurati se ci sono grilli da que­ste parti».
«Non mi sbaglio. Sento il canto di un grillo», ribatté l’indiano e de­cisamente si mise a cercare tra le foglie di alcuni alberelli striminziti. Dopo un po’ indicò all’amico che lo osservava scettico un piccolo insetto, uno splendido grillo canterino.
«Hai visto che c’era un grillo?», disse l’indiano.
«È vero», ammise il milanese. «Voi indiani avete l’udito molto più acuto di noi bianchi… ».
«Questa volta ti sbagli tu», sorrise il saggio indiano. «Stai attento … ».
L’indiano tirò fuori dalla tasca una monetina e facendo finta di niente la lasciò cadere sul marciapiede. Immediatamente quattro o cinque persone si voltarono a guardare.
«Hai visto?», spiegò l’indiano. «Questa monetina ha fatto un tintinnio più esile e fievole del trillare del grillo. Eppure hai notato quanti bianchi lo hanno udito?».