Università Lateranense
CORSO DI TEOLOGIA INTERCONFESSIONALE

All’Università Lateranense un percorso di «teologia interconfessionale»

La teologia può essere interconfessionale? Nella Facoltà teologica della Pontificia Università Lateranense ne sono talmente convinti da lanciare – a partire dall’anno accademico 2020-21– un percorso biennale di licenza (equivalente alla laurea magistrale) in ‘Teologia interconfessionale’, la cui programmazione è stata messa a punto da un comitato scientifico, coordinato da monsignor Giuseppe Lorizio (che alla Lateranense è ordinario di teologia fondamentale) e formato da rappresentanti delle diverse confessioni cristiane. Un’iniziativa che nello scorso ottobre ha ricevuto la piena approvazione anche da Francesco: «Cercare ed esplorare ogni opportunità per dialogare non è solo un modo per vivere o coesistere, ma piuttosto un criterio educativo».
Il lavoro di preparazione ha richiesto un anno di incontri seminariali, nei quali i promotori hanno individuato sei moduli, entro i quali situare i diversi corsi: storico-patristico, biblico-fondamentale, dottrinale-dogmatico, etico-morale, liturgico, cultuale e missionario.
L’itinerario sarà interconfessionale e interdisciplinare nell’orizzonte della Veritatis Gaudium di papa Francesco. Inoltre il cammino scientifico verrà accompagnato da momenti di preghiera comune, per esempio in occasione della Settimana dell’unità dei cristiani, del Natale, della Pasqua e di altre occasioni, con il coinvolgimento della cappellania universitaria.
Secondo i promotori del percorso di teologia interconfessionale, «non si tratta tanto di fornire competenze, ma soprattutto di educare a una forma mentis teologica, che faccia leva sulla necessità di abituarsi ad una teologia cristiana, che fonda e costituisce l’orizzonte delle diverse Chiese». In sostanza il biennio intende preparare persone che, tornando nelle loro comunità di origine, sappiano animarle e servirle nello spirito della ‘cultura dell’incontro’, cara a papa Francesco.
Per questo ciascun corso sarà tenuto da tre docenti, uno cattolico, uno evangelico e uno ortodosso. Fulvio Ferrario, decano della Facoltà teologica valdese, è tra questi e si occuperà di escatologia. «È un’iniziativa nuova che continua la tradizione di collaborazione con la Lateranense, rafforzatasi anche in occasione del cinquecentenario della Riforma. I tradizionali dialoghi rimangono, ma parlare di teologia in prospettiva ecumenica significherà cercare insieme in un campo in cui, finora, non c’era un dialogo strutturato come questo, anche se le nostre convinzioni non sono conflittuali…Abbiamo bisogno di allargare gli orizzonti, non ponendo steccati…Ciò significa uscire da schemi precostituiti e arrivare a un rapporto ‘spregiudicato’ con la teologia cattolica, per gli evangelici. Mentre per la Chiesa cattolica significa prendere atto che esiste una riflessione teologica esterna alla sua tradizione». E di tensione verso l’unità parla anche il reverendo Francisco Alberca, vicario della Chiesa episcopale americana di Roma: «La specializzazione in teologia interconfessionale è una meravigliosa idea ecumenica, che può dare nuovo impulso al cammino verso l’unità».