Magnificat (Luca 1, 46-55)
(traduzione di Padre Ermes Ronchi).
Cerco nel cuore le più belle parole per il mio Dio,
l’anima danza per il mio Amato.
Perché ha fatto della mia vita un luogo di prodigi,
ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore.
Ha guardato me che sono niente:
sperate con me, siate felici con me,
tutti voi che mi udite.
Cose più grandi di me mi stanno succedendo.
È lui che può tutto. È lui solo il Santo!
Santo e misericordioso, santo e dolce,
con cuore di madre verso tutti, verso chiunque.
Ha liberato la sua forza,
ha imprigionato i progetti dei forti.
Coloro che si fidano della forza sono senza troni.
Coloro che non contano nulla hanno il nido nella sua mano.
Ha saziato la fame degli affamati di vita,
ha lasciato a se stessi i ricchi:
le loro mani sono vuote, i loro tesori sono aria.
Ricordati Signore che il tuo amore è grande,
non dimenticarti di essere misericordioso.
Così hai promesso, così prometti
ad Abramo e a ogni figlio di Abramo,
per sempre.