Racconto
IL QUARTO RE MAGO.

IL QUARTO RE MAGO.
La storia è tratta da un libro scritto nel 1896 da Henry Van Dyke, americano di origine irlandese.

Nella lontana città persiana di Ectabana, in un grande palazzo, un tempo viveva un saggio studioso delle stelle chiamato Artaban.  Era molto sapiente e un giorno invitò al suo palazzo alcuni Magi per un importante annuncio.  Li ricevette nel suo giardino pieno di fiori e di frutti, sotto un cielo stellato. Dopo averli salutati disse loro: “Amici, ho trovato antiche pergamene che parlano della nascita in Palestina di un re che porterà amore e speranza nel mondo. Ho interpretato i segni con Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che sono tre grandi saggi.   Io andrò a visitare il nuovo re insieme a loro, portandogli in dono tre pietre preziose:  uno zaffiro, un rubino ed una perla che ho comprato dopo aver venduto tutti i miei beni! Viaggerò con i tre Magi, essi mi aspettano a Babilonia. Venite con me ad adorare il nuovo Re…affrettiamoci!”  Nessuno dei suoi amici saggi però volle partire con lui che rimase triste e deluso.
In cielo però vide una scintilla azzurra e quindi decise di partire da solo.
Il giorno dopo, all’alba, partì col suo fido destriero Vasda! Attraversò fiumi e torrenti sotto la luna, montagne sotto il sole cocente, fertili campi e giardini costeggiati da torrenti. Il giorno dopo, attraversando un deserto, trovò un’oasi e venne richiamato dietro una palma da un grido di sofferenza.  Trovò lì un ferito molto grave e si fermò a curarlo anche se sapeva che, così facendo, i suoi tre amici Magi sarebbero probabilmente partiti da Babilonia senza di lui. Artaban era molto sapiente e guarì perfettamente il ferito che, per sdebitarsi, gli disse di andare a Betlemme, il suo paese, perché aveva saputo che lì sarebbe nato il nuovo grande Re!  Artaban si rimise in cammino finché arrivò sulle rive dell’Eufrate e, in lontananza,vide …la città di Babilonia, con i suoi palazzi pieni di giardini, fontane, terrazze! Purtroppo scoprì che i suoi amici Magi erano già partiti mentre lui si attardava a curare il ferito nell’oasi. Vendette quindi lo zaffiro per comprare l’attrezzatura per il viaggio e ripartì verso Betlemme alla ricerca del nuovo Re!  Scavalcò distese di sabbia con palme ombrose,  gole spazzate dai venti. Quando arrivò a Betlemme scoprì che la città era piena dei soldati del Re Erode.  All’ improvviso udì il pianto di un bambino provenire da una casa: c’era una giovane madre disperata perché Erode aveva ordinato di uccidere tutti i bambini primogeniti maschi.  Appena vide Artaban lo implorò: “Ti prego, salva il mio bambino!” .  Artaban subito si mise davanti alla porta di casa e fermò il soldato che stava per entrare dicendogli: “ Ti darò questo rubino se non entrerai in questa casa!”. Il soldato affascinato dalla grandezza della pietra la prese e se ne andò senza toccare il piccolo! Così anche il secondo dono che Artaban voleva portare al Re era perso.  La donna ringraziò con tutto il suo cuore Artaban e gli disse: “A Betlemme è nato un bambino a cui i Re Magi hanno portato ricchi doni.  Ora quella famiglia è dovuta fuggire e nessuno, purtroppo, sa dove sono andati!”. Artaban deluso e triste riprese il suo viaggio e la sua ricerca.
Passarono 33 anni e, dopo aver girato tanto, stanco e ormai anziano Artaban arrivò a Gerusalemme. La città era deserta perché la popolazione si era riunita vicino al luogo detto Golgota, dove stavano per crocifiggere tre uomini.   Ad un tratto Artaban sentì urlare…si voltò e vide una donna incatenata, trascinata da alcuni soldati.  Vedendo Artaban la donna lo pregò così: “Ti prego signore aiutami; mi vogliono fare schiava per i debiti di mio padre. Rendimi la mia libertà”.  Artaban, senza esitare, prese la perla e la dette alla donna per riscattarla. Così se ne andò anche l’ultimo dei gioielli che il saggio voleva portare al nuovo Re!    Ormai molto vecchio e triste Artaban ripensava alla sua vita.
“Ho passato i miei anni migliori nella ricerca del nuovo re ed ho dato via tutte le ricchezze che volevo donargli! Non l’ho mai trovato e, se anche lo trovassi adesso, non avrei niente da dargli per onorarlo!”.
All’improvviso sentì una musica dolce e vide una grande luce! Ad un tratto sentì una voce sconosciuta che Artaban capì essere quella del nuovo grande Re:  “Artaban non essere triste perché, in realtà, tu mi hai trovato! Hai dato le tue ricchezze a chi ne aveva più bisogno e quindi hai fatto del bene; in questo modo mi hai trovato!”.
In verità ti dico: quanto hai fatto ad ognuno dei tuoi fratelli, l’hai fatto a me!

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