“Sulla terra il cuore non si corrompe, se lo si innalza verso Dio. Se tu avessi del grano in cantina, lo porteresti nel granaio, per evitare che marcisca. A maggior ragione devi preoccuparti del tuo cuore, elevandolo verso il cielo. In che modo? Attraverso atti d’amore. Il corpo sale cambiando di posto; il cuore si eleva cambiando di volontà”. S. Agostino
Liturgia
Un amore in tutte le sfumature armoniche di cui siamo capaci, come singoli e come comunità, in tempi di amori tossici, normali, violenti o eroici.
Io sono la vite: rimanete in me e portate frutto!
Oggi li chiamiamo LEADERS, STARS, PREMIER e non più PASTORI; e le loro pecore si chiamano FANS, BOYS e non più GREGGE. E pochi di noi hanno esperienza diretta di pastori e greggi.
«Quali sono le esperienze e le forme di presenza del Risorto in mezzo ai suoi?».
Didimo significa GEMELLO. Tommaso ha tantissimi gemelli: ciascuno di noi è gemello di Tommaso e può rendersi conto che il proprio rapporto con Gesù di Nazareth è più o meno come quello di Tommaso ma anche come quello della moltitudine di coloro che erano diventati credenti nella originaria comunità.
Rileggendo i testi biblici di Pasqua possiamo riconoscere, fra altre infinite ricchezze e stimoli, almeno tre parole incandescenti che illuminano e ustionano i discepoli di ieri e noi, presunti discepoli di oggi: fermarsi, guardare/ascoltare, camminare.
E noi, solidali con Barabba.
Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore.
E’ difficile credere in un Dio che non viene a tutelare le nostre soddisfazioni spirituali, le elevazioni mistiche, l’ottimismo decadente e che invece mi dà la croce come unico luogo di lettura della storia. Dio, fonte di insicurezza giusta per i sicuri e fonte di sicura speranza per tutti gli smarriti.